Per non dimenticare

memoria01Giornata della Memoria 2015

Come ogni anno, diversamente dagli altri anni, l’I.T.I.S.  Jannuzzi  ha ricordato e commemorato la SHOAH nel giorno dell’apertura dei cancelli di Auschwitz.

memoria01Questo è stato il 70esimo anniversario: una data ormai tanto lontana per i più giovani, per i nostri alunni. Una data troppo vicina per il dolore che ancora segna il corpo, la carne e la vita dei sopravvissuti allo sterminio, dei loro parenti, degli amici; ma che  segna la vita di noi che siamo semplicemente parte della storia di oggi. E allora…. allora è ancora più importante ricordare, non dimenticare e soprattutto non ripetere come uno stanco ritornello MAI PIU’. Dopo Auschwitz, l’orrore, non quell’orrore, un altro ma sempre tragico e terribile è ritornato sotto altre forme, vesti; sotto altri segni. E su tutti dominava sempre l’impero della crisi….Crisi economica e politica, crisi della Repubblica di Weimar in Germania, delusioni e frustrazioni conseguenti alla Grande Guerra in altre parti di Europa, crisi di giovani stati nati dal crollo di imperi coloniali, crisi di stati nati dal disfacimento dell’URSS e dei suoi paesi satelliti... Eccoli, tristi grani di una lunga corona : genocidi in Cambogia, in Ruanda, in Darfur, nelle terre divise e lacerate della ex Jugoslavia, in Siria, in Palestina.memoria02

 

Il sonno della ragione genera mostri, se è poi accompagnato da crisi economica, incertezze politiche e miti della razza lo sbocco è sempre uguale: stragi, stermini, genocidi.

Oggi stiamo vivendo il tempo di una lunga crisi che sta portando con se foschi venti di intolleranza, fanatismo, razzismo, guerra, di stragi note e stragi dimenticate: su questo sono stati invitati a riflettere i nostri alunni. E loro hanno riflettuto ed hanno proposto le loro riflessioni nel corso della lunga assemblea che si tenuta a scuola lo scorso 29 gennaio. I ragazzi sono stati eccezionali nello scegliere il linguaggio più vicino alla loro sensibilità ed alla loro competenza comunicativa. Sono state cinque brevissime ore di visioni di video, di lettura di saggi brevi, di performance teatrali, di riflessioni su disegni, su presentazioni ppt.
IL RAZZISMO ALL’OMBRA DELLA CRISI è stato il binario su cui dovevano correre le loro ricerche, i loro lavori. Nel cerchio che si è aperto con la shoah e si è chiuso sullo sguardo bambino di piccole vittime di grandi massacri, sono più volte risuonate le parole di Martin Luther King, e non solo il suo "I have a dream" ma anche "Abbiamo volato nel cielo come gli uccelli e nuotato nel mare come i pesci, ma dobbiamo ancora imparare il semplice atto di camminare sulla terra come fratelli" .
Su queste parole sono scorse le immagini crudeli delle stragi scatenate dai fanatici dell’ISIS, di Boko Aran, gli sguardi persi di immigrati abbandonati alle onde del Mediterraneo, i volti dimenticati del genocidio degli armeni.
Silenzio è stata la parola chiave della assemblea: silenzio teso, attento, consapevole, critico, accusatorio. Silenzio di chi non sapeva ed ora sa.
Grazie ragazzi. E’ per questi momenti che possiamo ancora dire che il nostro lavoro di insegnanti è il più bello del mondo.

27 gennaio 2015: per non dimenticare.

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